LA POSTURA – Parte 1

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LA POSTURA – Parte 1

Postura

Parte 1

Quando si parla di postura, spesso le persone la associano ad una serie di ipotetici modi di dire quali: star su bene diritti, stare seduti bene… Quasi nessuno però sa esattamente come si mettono in pratica correttamente.

Come postura si intende la posizione del corpo nello spazio e la relativa relazione tra i suoi segmenti corporei. Essa può essere: in stazione eretta (monopodalica o bipodalica), da seduto, in decubito (prono, supino, laterale).

La postura corretta altro non è che la posizione più idonea del nostro corpo nello spazio per attuare le funzioni antigravitarie con il minor dispendio energetico sia durante la deambulazione che in stazionamento; ad essa vengono a concorrere vari fattori, neurofisiologici, biomeccanici, emotivi, psicologici e relazionali, legati anche all’evoluzione della specie. Proprio per questo motivo la postura di un individuo è frutto del vissuto della persona stessa nell’ambiente in cui vive, influenzato anche da stress, traumi fisici ed emotivi, posture professionali scorrette ripetute e mantenute nel tempo, respirazione scorretta, squilibri biochimici derivati da una scorretta alimentazione, ecc…

Esistono degli standard di riferimento ai quali ognuno di noi può essere collocato. Ognuno di questi modelli, tanto più si discosta da quello ideale tanto più il fisico si predisporrà ad eventuali problematiche dolorose legate agli squilibri muscolo scheletrici. A questo proposito più ci si avvicina ad un allineamento ideale, tanto minore sarà l’impegno muscolare a contrastare la forza di gravità e minore sarà anche lo squilibrio muscolare, diminuendo così in modo sensibile il rischio di causare problematiche muscolo-scheletriche legate ad esse.

l’ ALLINEAMENTO è la base del movimento ottimale e la salute del sistema muscolo scheletrico esige un movimento ottimale per prevenire e minimizzare le problematiche legate alla postura.
La maggior parte delle lesioni muscolo scheletriche, sia acute che croniche, sono il risultato dell’accumulo di microtraumi dovuti a sollecitazioni indotte da movimenti ripetuti in una direzione o da allineamenti mantenuti per tempi prolungati, solitamente in una posizione non ideale.

  • Fattori intrinseci: patrimonio genetico, sesso, età…
  • Fattori estrinseci: quantità e tipologia di attività lavorativa e sportiva

I movimenti ripetuti e gli allineamenti mantenuti si verificano principalmente durante lo svolgimento delle attività quotidiane.

Il corpo umano possiede un’ampia varietà di strategie equivalenti per raggiungere lo stesso obiettivo. Con il tempo però questo repertorio può diventare limitato, iniziando così a sollecitare sempre lo stesso tessuto o articolazione diventando così più flessibili ed irritabili.

L’elemento chiave consiste quindi nella modalità di esecuzione di un’attività e non semplicemente nel fatto di eseguirla. Strategie di movimento appropriate possono ottimizzare la performance di un gesto e minimizzarne la lesione tissutale. D’altra parte strategie scorrette possono compromettere la performance e lesionare il tessuto.

Continua…

Nella seconda parte dell’articolo si parlerà dello stress fisico e nelle sue implicazioni nella gestione della postura di un individuo, dell’apprendimento motorio e nella gestione del movimento.

dott. Andrea Lazzari.

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